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Fase post trauma / infortunio / intervento chirurgico: ginnastica propriocettiva

Immagine di una persona che effettua un esercizio di ginnastica propriocettiva

La propriocettività è la capacità di reagire ad eventuali stimoli esterni tendenti ad alterare la nostra posizione nello spazio.


I nostri movimenti sono guidati da particolari strutture chiamate propriocettori; la loro funzione è quella di controllare la concentrazione dei muscoli scheletrici.

Molti atleti che vogliono migliorare le proprie prestazioni ricorrono alla ginnastica propriocettiva, caratterizzata da esercizi in grado di rieducare e ottimizzare i gesti atletici.

In seguito ad un infortunio, la ginnastica propriocettiva consente di ripristinare la funzionalità dell’arto, ma anche di evitare nuove ricadute e altri traumi.

Si possono utilizzare diversi attrezzi per effettuare la ginnastica propriocettiva:

  • le tavolette propriocettive (o tavolette Freeman/Wyke) - tavolette dotate di sostegni cilindrici o semicircolari su cui poggiano al suolo
  • la fitball (o swiss ball)
  • il bosu - uno strumento che consiste in una semisfera di plastica morbida/gomma gonfiata ad aria ed inserita su un disco di platica rigida. Bosu è un acronimo che significa “both sides up”, che tradotto in italiano significa "su entrambi i lati”. Questo significa che l'attrezzo può essere utilizzato su entrambi i lati, sia poggiando la parte rigida a terra sia il contrario, ovvero con la parte morbida a contatto con il pavimento
  • lo skimmy - è un cuscinetto gonfiabile ad aria che rende instabile l'approccio col terreno allenando la propriocettività.

Il movimento che noi apprezziamo in un atleta è solo l’unica parte visibile di un processo molto complesso, in gran parte non visibile. Nuove teorie e nuovi materiali portano al giorno d’oggi ad allenare anche la parte invisibile del movimento.

La funzionalità dei recettori del sistema propriocettivo può essere limitata per diversi motivi:

  • per una loro "distruzione" dovuta a traumi o ad interventi chirurgici
  • per la presenza di versamenti articolari
  • per la presenza di fatti infiammatori articolari o periarticolari.

Immagine di una persona che effettua un esercizio di ginnastica propriocettiva

Risulta evidente che in presenza di uno di questi fattori le informazioni sono parziali o assenti e tutti i programmi motori di risposta ne subiranno le conseguenze.

Nel caso di una distorsione ad una caviglia, ad esempio, il sovraccarico nella deambulazione sull’arto sano è al di fuori della nostra parte cosciente. In questi casi l'esercitazione propriocettiva è una delle componenti che favoriscono il recupero.

Fino a poco tempo fa la ginnastica propriocettiva, che viene effettuata utilizzando gli attrezzi sopra-elencati, era generalmente relegata solo all’attività riabilitativa proprio per riattivare la funzionalità dei recettori articolari. Partendo da queste considerazioni appare evidente come innalzare la qualità della ricezione anche in individui sani da parte del sistema propriocettivo porta a dei miglioramenti che si evidenziano nella precisione della risposta ad uno stimolo da parte del sistema nervoso centrale. Inserire la ginnastica propriocettiva nel riscaldamento e nell’allenamento tecnico porta ad ottenere alcuni obiettivi fondamentali:

  • prevenzione: lo stimolo propriocettivo migliora la coordinazione e il senso della posizione delle strutture periarticolari dando la possibilità al sistema nervoso di rispondere prontamente alle esigenze motorie richieste. Inserire 5/10 minuti di esercitazioni propriocettive nel riscaldamento predispone l’atleta a rispondere in modo adeguato alle sollecitazioni dell’allenamento (ricadute da un salto, arresti o spinte dei piedi con torsione, etc) e tutte le persone a rispondere in modo adeguato alle sollecitazioni impreviste (buche, pendenze inaspettate, fattori che potrebbero facilmente portare al rischio di distorsioni di caviglie e ginocchia)
  • miglioramento della coordinazione: le fibre muscolari, sollecitate con la ginnastica propriocettiva, si contraggono in modo più coordinato tra loro. Questa attivazione permette di migliorare la precisione di un gesto tecnico. Per questo motivo è possibile finalizzare gli esercizi alle tecniche specifiche come posture, salti sulle pedane propriocettive con arresti o spinte con salti e arrivi al terreno
  • miglioramento della forza: studi hanno dimostrato come un utilizzo costante dell’allenamento propriocettivo porti ad uno sviluppo della forza tramite la continua ricerca di equilibrio con risposte veloci che porta ad un importante reclutamento di tutte le fibre muscolari.


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